CFU-ITALIA SOSTIENE “100 CITTÀ CONTRO IL DOLORE” DI FONDAZIONE ISAL
Giornata Internazionale Cento Città contro il Dolore
“Dolore cronico. Quali i bisogni nella cura e sul lavoro?
Riflessioni sulle difficoltà delle persone”
Il 1° ottobre iniziative in tutta Italia promosse dalla Fondazione ISAL
Si rinnova l’appuntamento con la Giornata Internazionale Cento Città contro il Dolore, l’iniziativa della Fondazione ISAL, giunta alla sua XIV edizione, volta a sensibilizzare e informare i cittadini sul tema del dolore cronico.
Sono circa 13 milioni in Italia le persone che soffrono di dolore cronico Una condizione che non solo genera una sofferenza quotidiana ma altresì induce nel 26 % circa delle persone un allontanamento dal mondo del lavoro.
Fondazione ISAL, realtà con sede principale a Rimini, è nata nel 1993 come Istituto di Ricerca e Formazione in Scienze Algologiche con lo scopo di promuovere sia la ricerca e formazione medica sul dolore cronico sia dare un sostegno alle persone che ne sono affette.
L’edizione di quest’anno si focalizzerà sull’impatto che il dolore cronico genera nella vita di tutti i giorni.
“Dolore cronico. Quali i bisogni nella cura e sul lavoro? Riflessioni sulle difficoltà delle persone”
sarà questo, infatti, il filo conduttore della giornata di volontariato che, sabato 1° ottobre, farà tappa nelle piazze di tutta Italia, dando voce ai bisogni delle persone colpite da dolore cronico, con la collaborazione di medici specialisti e di volontari impegnati in consulenze mediche gratuite e iniziative di promozione e informazione (scopri dove su: www.fondazioneisal.it).
Una giornata per SENSIBILIZZARE la popolazione e le istituzioni sulla prevenzione e sulla cura del dolore cronico e sul disagio socio-lavorativo che lo stesso genera, SOSTENERE la ricerca per dare una cura al dolore cronico ad oggi “Incurabile”, Promuovere lo sviluppo della Innovazione Biotecnologia e Telematica nella Rete Nazionale di Terapia del Dolore.
Attraverso questa iniziativa la Fondazione ISAL intende invitare alla riflessione sulla necessità di definire indicatori di qualità sui processi di cura e sui tempi di presa in carico delle patologie in relazione ai differenti gradi di severità, mettendo anche in luce il bisogno di un Polo di Ricerca e Cura dedicato alle persone con patologie dolorose attualmente senza alcuna cura.
In occasione della XIV edizione, la Fondazione ha inoltre deciso di condurre uno studio sui bisogni insoddisfatti tra i pazienti con dolore cronico, in collaborazione con il centro Synthesis e l’Università di Firenze. La ricerca aiuterà a mettere in luce i bisogni insoddisfatti tra i pazienti con dolore cronico e a ottenere dati utili da presentare alle diverse Istituzioni.
Tra le tante realtà, associazioni e istituti che hanno aderito all’appuntamento figurano importanti presidi ospedalieri: Roma ( San Camillo Forlanini – Tor Vergata ) Ancona (Ospedale Regionale Riuniti Torrette e Ospedale “Carlo Urbani”), Benevento (Ospedale San Pio), Como (Ospedale Carlo Francesco Biundo – Ospedale Sant’Anna), Genova (Ospedale Policlinico San Martino – Ospedale Galliera), Taranto (Ospedale SS Annunziata – Farmacia Brescia – Farmacia Pulieri Pulsano) e Vimercate (Ospedale di Vimercate ASST Brianza).
Tantissime anche le sezioni della rete “Amici di Isal” che hanno aderito ( Torino , Monza , Genova, Roma, Pisa , Livorno, Sulmona , Avellino , Taranto e tante altre) e le Associazioni di pazienti che scendono in piazza con i propri volontari quali l’ Associazione Comitato Uniti Fibromialgia ( CFU)–Odv che da anni condivide questo cammino in più di cinquanta città, l’ Associazione “Filo di Speranza” da Lugano e la “Associação de Doentes de Dor Crónica dos Açores” dalle Azorre.
La Giornata Internazionale Cento Città contro il Dolore, che ha ricevuto dal 2016 la Medaglia del Presidente della Repubblica come riconoscimento del valore pubblico dell’iniziativa, ha il patrocinio, tra gli altri, del Senato della Repubblica, del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e della Camera dei Deputati, oltre a quello della Conferenza Stato-Regioni e Province Autonome, di ANCI, Federsanità e dell’Istituto Superiore della Sanità.
Dal 2007 è testimonial della Fondazione ISAL l’attore Fabio De Luigi e in questi anni tanti altri personaggi pubblici hanno sostenuto ISAL, da Alex Zanardi, a Teresa De Sio, Gabriele Cirilli, Franz Di Cioccio, Michele Pittacolo.
Dalla prima edizione a oggi il numero delle realtà che partecipa a Cento città è enormemente cresciuto costituendo una rete di solidarietà e di alleanza che testimonia la volontà e la necessità di far fronte a una problematica così diffusa.
Cento città contro il dolore ha anche una sua versione online grazie alla campagna #zeropain21 con cui si invitano le persone alla testimonianza e alla raccolta fondi: tutte le donazioni fatte attraverso i canali ufficiali sono destinate a finanziare i progetti di ricerca promossi dalla Fondazione.
Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia-Romagna: “Da più di vent’anni la Regione Emilia-Romagna è impegnata a dare cura al dolore cronico: fin dal 1999, quando, prima in Italia, approvò la legge dedicata alle cure palliative che ha portato alla nascita degli hospice al 2001 quando istituì la prima rete di centri hub e spoke dedicati alla terapia del dolore ora diffusa in tutte le nostre province. Ecco perché anche quest’anno siamo al fianco della Fondazione ISAL in questa iniziativa meritoria di sensibilizzazione su un tema che riguarda milioni di italiani, ne condiziona la vita quotidiana, gli affetti e la possibilità di portare avanti un’esistenza serena. E bene ha fatto ISALl a dedicare l’edizione 2022 di ‘Cento Città contro il Dolore’ al lavoro, che rappresenta una delle principali fonti di dignità di una persona: le ricerche promosse porteranno un aiuto importante per migliorare le condizioni professionali e umane dei pazienti. Da parte nostra, la Regione continuerà a lavorare per garantire e ampliare il servizio di assistenza a tutti i cittadini, a partire da chi vive lontano dai grandi centri o in zone disagiate. Quello alla salute è un diritto universale che va difeso con investimenti importanti, come quelli che abbiamo in programma su telemedicina, nuovi ospedali, case della salute e assunzioni di personale specializzato”.
William Raffaeli, presidente Fondazione ISAL: “Il tema scelto come filo conduttore dell’edizione di quest’anno è uno di quelli che ha maggiori ricadute sulla vita dei pazienti. Tramite i nostri servizi di sostegno alle persone con dolore cronico, riceviamo ogni giorno numerose segnalazioni di difficoltà a ricevere cure adeguate da parte di pazienti provenienti da ogni parte d’Italia. Ci sono persone che dopo anni di visite ed esami, anche molto costosi, non hanno ancora ricevuto una diagnosi, così come persone che nonostante terapie specialistiche di ogni tipo non sono mai riuscite a ottenere un sollievo soddisfacente dal dolore. E’ qui che diventa evidente l’importanza di operare su due aree conplementari per soddisfarre i bisogni delle persone con dolore cronico complesso che contemplano la creazione di un Polo di Ricerca e Cura , che sappia accogliere le persone afflitte da dolori senza cura e sperimentare procedure lnnovative biotecnologiche e istituire un Osservatorio Lavoro capace di sviluppare strategie per prevenire l’abbandono e/o il licenziamento per le persone con dolore cronico. Molte persone con dolore cronico sono purtroppo costrette a ridurre le ore di lavoro o talvolta ad abbandonarlo, con importanti ripercussioni economiche, oltre che sull’autostima personale. Lavoro e cura sono due aspetti tra loro intrecciati. Questo è stato evidenziato anche da una recente ricerca condotta da ISAL in collaborazione con CFU-Italia Odv e Fondazione ASPHI Onlus, descritta nel libro “Fibromialgia e lavoro. Quali accomodamenti ragionevoli ?”.
Cento città contro il dolore- Dal 1° ottobre iniziative in tutta Italia
per informazioni: 3383631582 e-mail: giornatamondiale@fondazioneisal.it
www.fondazioneisal.it
Con i patrocini di: Senato della Repubblica – Ministero del Lavoro – CAMERA DEI DEPUTATI, ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, Regione Abruzzo, Regione Emilia-Romagna, Comune di Monza, Comune di Ravenna, Comune di Riccione, Comune di Rimini, Comune di Santarcangelo di Romagna, FIMMG – Federazione Italiana Medici di Famiglia, FEDERSANITà ANCI, AGENAS – Agenzia Nazionale per i Servizi regionali, CONFERENZA REGIONI E PROVINCE AUTONOME, ISS – Istituto Superiore di Sanità Azienda USL Romagna, IRST _ IRCCS di Meldola, UNCI – unione Nazionale Cavalieri d’Italia, FNOPI (Federazione Nazionale degli ordini delle Professioni Infermieristiche), FNOMCeO – Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli odontoiatri, FEDERAZIONE ORDINI FARMACISTI ITALIANI – FOFI, Croce Rossa Italiana , Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti, SIIET
Fondazione ISAL
Isal nasce nel 1993 come Istituto di Formazione e Ricerca in Scienze Algologiche, con lo scopo di promuovere la formazione medica e la ricerca sul tema del dolore cronico.
Grazie ai suoi corsi, ISAL – Provider del Ministero della Salute per l’erogazione dei Corsi E.C.M.(Educazione Continua in Medicina) – è stata la prima scuola in Italia e una delle prime in Europa dedita alla formazione post-laurea per lo studio del dolore e ha formato negli anni circa 750 medici specialisti, un gruppo che rappresenta oggi la classe dirigente italiana della terapia del dolore. Dall’esperienza dell’Istituto ISAL nel 2007 nasce la Fondazione ISAL per sostenere la ricerca nell’ambito della terapia del dolore oltre che la comunicazione sociale. Dal 2009 ogni anno la Fondazione organizza e promuove l’appuntamento Cento città contro il dolore, una giornata che ha l’obiettivo della sensibilizzazione sociale e dell’informazione sul tema del dolore cronico.
Dalla sua nascita ISAL è stata protagonista delle più importanti iniziative nazionali sul tema del dolore e del suo trattamento.
IL suo presidente ha partecipato dal 1999 alla creazione della Rete sul dolore e palliazione della Regione Emilia-Romagna e ha contribuito attivamente nella costruzione e implementazione della legge 38/10, legge che garantisce e tutela il diritto del cittadino nell’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore. ISAL ha collaborato a diverse iniziative promosse dal Ministero della Salute di cui è stata inoltre partner in attività di ricerca ( progetto per l’Umanizzazione delle cure per le persone fragili).
Negli anni Fondazione ISAL ha sostenuto 12 giovani ricercatori impegnati nello studio del dolore cronico. Investire su di loro è infatti fondamentale per assicurare un futuro alla ricerca scientifica e offrire una speranza a chi soffre quotidianamente.
ISAL ha recentemente identificato un probabile primo biomarker in grado di certificare la presenza di dolore cronico severo in pazienti con fibromialgia e osteoartrite. Il biomarker identificato sui linfociti B che esprimono il recettore Mu rafforza la base organica della fibromialgia.
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