(ANSA) – BOLOGNA, 27 MAR – “Siamo oltre tre milioni di fibromialgici. Gli studi scientifici ci sono, siamo stanchi che manchino le risorse. Aumenta il numero degli uomini colpiti e dei bambini in età scolare. Rischiamo di trasformarla in emergenza e di passare dalla prevenzione alla cancrena”. Così Barbara Suzzi, presidente dell’associazione Comitato fibromialgici uniti Italia (Cfu Italia, ha commentato lo slittamento dei nuovi Livelli essenziali di assistenza, le prestazioni garantite dal Servizio sanitario nazionale ai cittadini gratuitamente o con il pagamento di un ticket, aggiornati nel 2017 ma ancora non disponibili, in un incontro streaming promosso dalla stessa Cfu per confrontarsi con alcuni parlamentari dopo la recente approvazione delle mozioni da loro presentate e i sette disegni di legge fermi in Senato. Quella dei Lea, ha puntualizzato Suzzi, è stata una “doccia fredda”. “Lucidamente preoccupata” si è definita Maria Elena Boschi (Italia Viva), secondo cui l’impegno del Governo sul riconoscimento della patologia “è scritto sull’acqua nonostante l’approvazione delle mozioni”. Lo stesso posticipo dell’aggiornamento Lea andrebbe in questa direzione. Sulla stessa linea Elena Bonetti (Azione), che sui Lea teme si rimandi “una scatola vuota”. Sull’iter di legge Bonetti ha fatto autocritica. “Non serve a nulla andare avanti con mozioni che non hanno un roadmap di verifica. Non si può rimanere al dibattito, vanno coinvolte le associazioni dei pazienti, la cui voce deve entrare nei tavoli dei decisori” per arrivare in fretta a una proposta di legge condivisa. Espressione della maggioranza, Guerino Testa (FdI) ha chiarito che “non manca l’attenzione della politica”. Aggiornamento Lea e Pdl potrebbero procedere simultaneamente. Ilenia Malavasi (Pd) guarda all’oggi: “La maggioranza deve incardinare la proposta di legge in commissione per rispetto dei malati, dei loro progetti di vita e dei loro famigliari. Oggi c’è ancora discriminazione”. Cfu – Italia si sta battendo anche sul fronte lavoro, ricordando che i fibromialgici non vogliono non lavorare ma svolgere prestazioni adeguate alle loro condizioni fisiche. Apertura da Sergio Costa (M5S), secondo cui gennaio è di fatto il momento in cui si attua la Finanziaria motivo per cui “è importante ora fare pressione ai capi gruppo per arrivare a gennaio con risorse dedicate ai Lea e a fine mandato con una legge”. Alla maggioranza, da Luana Zanella (Alleanza Verdi Sinistra), un invito alla responsabilità. (ANSA).