MCS

Sensibilità Chimica Multipla

Che cos’è?

L’allergologa e immunologa Claudia Miller dell’Università del Texas, autrice del questionario diagnostico per la valutazione della sensibilità alle esposizioni ambientali (QEESI, 1998), definì la MCS «una condizione che mette a dura prova i pazienti, gli operatori sanitari, e le agenzie per la salute e l’ambiente».

È opinione recente che la MCS sia una condizione multisensoriale che richiede un approccio clinico multidisciplinare [Viziano et al. IAOEH 2018].

La MCS è riconosciuta in molti Stati, tra cui USA, Germania, Austria, Lussemburgo, Spagna, Finlandia, Norvegia, Svezia, Danimarca, Islanda, e, Giappone, mentre in Italia solo alcune regioni la includono tra le malattie rare e in genere i malati non hanno alcuna forma di tutela e/o assistenza.

Quali sono i fattori scatenanti della MCS?

L’esposizione, usualmente ad alti livelli (ma anche un’esposizione cronica a bassi livelli), ad una singola sostanza chimica, o ad un prodotto commerciale formulato in una miscela complessa presenti in quantità variabili in prodotti di uso quotidiano, o cui si può essere esposti quotidianamente con facilità, quali: profumi, deodoranti, detergenti, fumo di tabacco.

Altri fattori scatenanti: l’esposizione a tossine e composti organici volatili di origine microbica, infezioni croniche, rumori e campi elettromagnetici (l’elettrosensibilità è spesso associata con la MCS) [De Luca et al. IJERPH 2011; De Luca et al. MI 2014; Belpomme et al. REH 2015; Micarelli et al. JVR 2016; Micarelli et al. NH 2016; Viziano et al. IAOEH 2017].

Quali sono i sintomi?

Di fatto si verifica una progressiva perdita di tolleranza indotta da stimoli tossici (TILT).

Stadio 0 –  (Tolleranza metabolica), l’individuo è in grado di sopportare l’ambiente chimico circostante, e metabolizza correttamente le sostanze tossiche.

Stadio 1– Sensibilizzazione, in seguito ad un’esposizione chimica acuta ad alte dosi o cronica a basse dosi si ha una saturazione dei sistemi metabolici. I disturbi possono includere: dolore articolare e  muscolare, cefalea, stanchezza cronica, rossore, prurito, nausea, tachicardia, asma, insufficiente circolazione periferica, ecc…

Stadio 2– Infiammazione: se l’esposizione chimica persiste si determina un’infiammazione cronica dei tessuti, con sintomi quali artrite, vasculiti, dermatiti, asma non allergico, coliti, miositi, riniti, circolazione periferica molto problematica. In questa fase il processo può essere ancora invertito con l’evitamento chimico e specifiche cure di disintossicazione.

Stadio 3 – Deterioramento: se non si procede alla rimozione della causa dell’esposizione chimica, la malattia arriva a un livello irreversibile, in cui l’infiammazione cronica produce danni ai tessuti, quali lesioni al sistema nervoso centrale, al rene, al fegato, al polmone, al sistema immune ecc…

  • Stress (eventi stressanti, traumi, lutti)
  • Affaticamento (per lavoro)
  • Carenza di sonno
  • Rumore
  • Freddo
  • Umidità
  • Periodo Pre-Mestruale

Chi è più a rischio?

Le donne più degli uomini (3:1), i lavoratori dell’industria (tessile, gomma, carta e legno) o esposti a prodotti chimici industriali, altre categorie professionali (agricoltori, parrucchieri, minatori, dipendenti sanitari con specifiche attività a rischio), residenti in siti la cui aria o acqua è contaminata da prodotti chimici, persone che persone che vivono o lavorano in ambienti chiusi con scarso ricambio di aria. Alla suscettibilità individuale alla patologia possono contribuire fattori genetici ed epigenetici.

Stile di Vita

8 consigli utili

La MCS ha un forte impatto nella vita dei pazienti tanto che alcuni sono costretti a lasciare il lavoro e hanno problemi di convivenza sia con familiari che con amici. È dunque una patologia dal forte impatto sociale, che diviene cronica e spesso invalidante, ed è per questo che è molto importante lo stile di vita. Infatti possiamo agire migliorando la qualità di vita seguendo i suggerimenti di seguito riportati

Evitare cibi industriali, scegliere cibi biologici e a Km 0, prediligere una dieta con cibi alcalini e antiossidanti; autoproduzione (es. pane fatto in casa)

Camminare, ginnastica posturale, bicicletta, tappeto elastico.

Passeggiare nei parchi/boschi, respirare aria di mare o di montagna.

Bere una buona acqua con basso residuo fisso e possibilmente alcalina utilizzando preferibilmente bottiglie e bicchieri di vetro; sauna ad infrarossi; integratori chelanti e drenanti.

Abbigliamento possibilmente di fibre biologiche e vegetali (es. cotone biologico, bamboo, canapa, seta); saponi, shampoo e detergenti naturali privi di profumazioni, conservanti, parabeni ecc..; igiene dentale con dentifrici naturali e pratica di oil pulling.

Un buon sonno e un buon riposo rigenerano l’organismo; creiamo dei riti per anticipare il sonno come ad esempio musica rilassante, tisana prima di andare a letto ed eventualmente integratori appropriati.

 

Tecniche di rilassamento, preghiera, yoga, Qi Qung, ecc.

Metodo Gupta, metodo Annie Hooper, Mindfulness.

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